L’eredità è uno degli argomenti più discussi quando si tratta di beni di famiglia, non tutti sanno però che si può avere anche in anticipo.
Tipicamente si parla di beni in eredità facendo riferimento a quelli che si ricevono al momento della scomparsa di qualcuno. Ovvero quei benefici a cui si ha accesso legalmente perché un parente prossimo, un amico o comunque una persona vicina sceglie di donarli di propria volontà.
Oltre al lascito diretto con testamento e all’eredità che ne consegue per linea diretta in base alla familiarità delle persone, ci sono altre vie, non solo quelle che sono direttamente successive al decesso ma che possono essere intraprese molto prima, per volontà dei diretti interessati.
Nell’ordinamento italiano, anche se poco noto, esiste uno strumento che regola l’eredità e i benefici anticipati. Secondo la legge questa viene concessa solo sotto forma di lascito quindi successivamente alla morte del soggetto che detiene il bene, avere prima un patrimonio è illegittimo. C’è addirittura un esplicito divieto nel Codice Civile sotto l’articolo 485 che parla di patti successori e limita gli accordi che si possono fare.
Tuttavia, a questa legge molto precisa, esiste un escamotage da applicare. Il caso è quello tipico ad esempio di genitori che possono voler lasciare i propri beni in parti diverse ai figli, magari perché un soggetto ha più necessità di altri, oppure che vogliono anticipare i propri beni ad un figlio o un amico perché affronta un momento difficile. Questo è quello che viene chiamato “donazione”. In questo modo, legalmente, si può passare una parte di eredità a un’altra persona senza per questo dover incorrere in problemi e sanzioni quindi rispettando quanto previsto dalla normativa.
La donazione non è l’eredità, è un regalo che avviene tra persone vive, quindi si può fare quando il donante è ancora in vita. Si tratta semplicemente di identificare lo stesso procedimento, solo che questo se fatto quando il donante è in vita prende il nome di donazione, se viene fatto successivamente alla morte viene riferito come eredità.
Si possono donare beni mobili e immobili, denaro e qualunque altra cosa faccia parte del patrimonio. Ovviamente però è da considerare che quando si parla di beni, tendenzialmente, la legge italiana tutela sempre gli eredi legittimi, soprattutto dopo la morte. Questo vuol dire coniugi, figli ecc. Anche in questi casi non è detto che testamenti che hanno una valenza differente non possano essere impugnati per altri scopi.
Perciò bisogna fare attenzione anche con la donazione. Ad esempio se questa viene fatta ad un figlio in difficoltà, prendendo anche una parte di quella che sarebbe poi l’eredità di un altro figlio, quest’ultimo ha la facoltà legale di impugnare la donazione chiedendone una riduzione, come previsto dal Codice Civile articolo 554. Come si evince dunque donare un bene, prima o dopo la propria scomparsa, non è mai facile. Meglio adottare tutte le specifiche del caso e farsi assistere da un legale per la relativa procedura.
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