Nuovo bonus in arrivo per redditi bassi, approvato dal Governo per sostenere economicamente i soggetti economicamente fragili.
Un assegno di 1000 euro erogato, in via sperimentale, che potrebbe però presto diventare parte del tessuto a sostegno del reddito a livello economico nazionale. Il beneficio sarà erogato a coloro che rientrano nel tetto massimo di 6000 euro.
Si conferma quindi ancora una volta l’importanza di un modello aggiornato che possa determinare la condizione economica in quel momento. Il pagamento sarà unico ma sarà in realtà composto da due quote e arriverà quindi nella misura massima a 1000 euro.
Bonus da 1000 euro approvato dal Governo
Il bonus è destinato a coprire un’enorme fetta di popolazione, come dichiarato dalla viceministra del Lavoro Maria Teresa Bellucci. Si tratta di un provvedimento tutto nuovo che avrà un valore enorme per i cittadini. Nello specifico, come visto, sarà ripartito in più voci e quindi permetterà di beneficiare un aiuto economico importante a partire dal prossimo anno.
Viene definito assegno di assistenza e sarà destinato agli anziani non autosufficienti con due quote: una parte fissa per l’accompagnamento e una parte integrativa per l’assistenza. L’obiettivo è dare la possibilità agli anziani di curarsi a casa senza dover andare in strutture specifiche e quindi senza essere sradicati dal loro contesto. Per fronteggiare la risorsa sono state messe in campo molte risorse, da un lato per sostenere la salute, dall’altro per poter dare praticamente un supporto valido materiamente quindi sia sul piano organizzativo che pratico.
La prestazione partirà dal primo gennaio prossimo e sarà per tutti gli over 80 che si trovano in condizioni di non autosufficienza e indigenza, ovvero per malati gravissimi. L’assegno sarà erogato in forma mensile e permetterà di sostenere cure specifiche, insieme a tutti gli altri benefici previsti, ma anche di poter pagare personale specializzato. Bisognerà farne apposita richiesta all’INPS e, laddove non venga utilizzato nel mese in corso, andrà poi restituito. I soggetti con accompagnamento potranno ricevere questa formula in maniera addizionale rispetto al contributo di invalidità.
Al momento la quota è fissata per due anni quindi per il 2025 e il 2026, si tratta sicuramente di un modello importante e innovativo di welfare che considera anche gli anziani e che quindi tiene conto della platea che in Italia conta 14 milioni di persone, dei quali 3.8 sono praticamente non autosufficienti.
Non sono ancora invece chiari i dettagli per la domanda e per la fruizione che saranno certamente condivisi a partire dal prossimo anno quando il beneficio sarà effettivo.