In lacrime migliaia di tifosi della Serie A: la notizia dell’addio a soli 38 anni è stata un vero colpo al cuore
Per migliaia e migliaia di tifosi della Serie A e appassionati di calcio in tutto il mondo sono ore di grande commozione. Un addio è sempre difficile da digerire. Quando poi arriva all’improvviso, può trasformarsi anche in un vero trauma. Perché nonostante avesse 38 anni, un’età non così verde per un calciatore, nessuno era pronto a lasciarlo andare. Anche se, fortunatamente, non sarà per sempre.
Il conto alla rovescia era iniziato ormai da tempo. Per quanto sia stato protagonista in campo fino alla scorsa stagione, peraltro anche in campo europeo, era chiaro che la carriera di un grande ex protagonista del nostro calcio, un campione che tanto ha dato a squadre come Lazio e Milan, fosse ormai agli sgoccioli. E così in effetti è stato.
Dopo qualche mese di riflessione, al termine del suo contratto con l’Istanbul Basaksehir, Lucas Biglia ha deciso di dire definitivamente basta con il calcio giocato. La parentesi agonistica per lui è ormai chiusa. Resterà il ricordo di una vita vissuta tra i campi di gioco di mezzo mondo, sempre pronto a dare una mano ai propri compagni, al centro della manovra, un faro nel buio, una guida da seguire nei momenti di difficoltà. Questa parentesi della sua vita è terminata, ma una nuova, forse ancora più avvincente, sta per cominciare.
A spingerlo verso il ritiro non è stato tanto il fatto di essere svincolato dallo scorso giugno. Di offerte non ne sono mancate per poter giocare ancora per qualche stagione, soprattutto dall’Argentina. Ai microfoni del quotidiano Olé, Biglia ha voluto spiegare però di aver sentito ormai forte l’esigenza di staccare la spina con il calcio giocato.
“Il motivo? Questioni familiari, mia moglie e i miei figli desideravano tornare a vivere con i loro amici“, ha spiegato l’ex mediano rossonero, aggiungendo: “Il loro benessere per me è la cosa più importante, e loro desideravano tornare in Italia“.
Consapevole delle difficoltà di poter giocare ancora nel nostro paese, almeno in club di Serie A, o comunque di grandi ambizioni, per cercare di accontentare i suoi familiari l’argentino ha scelto di appendere gli scarpini al chiodo. Ma non di abbandonare del tutto il mondo del calcio.
Biglia è infatti già pronto a voltare pagina e a cominciare un nuovo capitolo della sua carriera, quello da allenatore: “In Italia sto per cominciare il corso per diventare allenatore. Il mio ritiro per certi versi è stato forzato, ma non ho alcun rimpianto“.
Per quanto abbia vinto solo durante i suoi anni in Belgio, l’argentino può infatti vantare una carriera di grande prestigio, che gli ha permesso di competere nei più importanti palcoscenici al mondo e di vestire le maglie prestigiose di squadre come Independiente, Lazio, Milan e ovviamente la camiseta albiceleste dell’Argentina. Chiedere di più sarebbe stato impossibile. O quasi.
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