Una notizia fa tremare i genitori: l’8 aprile, in molte zone, le scuole saranno chiuse come comunicato ufficialmente dalle autorità.
La questione non è di poco conto per le famiglie, che dovranno capire per quanto tempo andrà avanti la situazione e, quindi, se sarà effettivamente limitata o meno all’8 aprile. Ma anche che cosa abbia spinto le autorità a prendere tale scelta.
La chiusura delle scuole, in un periodo che cade direttamente dopo quello pasquale, non è da sottovalutare. Di fatto, impone per le famiglie la necessità di trovare delle alternative per organizzarsi e, dunque, per badare soprattutto ai bambini più piccoli.
Scuole chiuse l’8 aprile: quali sono le zone interessate
La decisione ha fatto, ovviamente, scalpore. Non solo perché la chiusura segue la Pasqua, determinando un vero problema a livello organizzativo per tutti. Ma anche per le motivazioni che hanno spinto le autorità ad una deliberazione simile in determinate zone delle città.
Questa è legata all’arrivo dell’eclissi solare più lunga del secolo. Si tratta di un avvenimento senza precedenti, che ha portato in tale direzione per ragioni di sicurezza. L’assenza totale e prolungata di luce solare, infatti, determina la necessità di prendere provvedimenti importanti. Ci sarà, innanzitutto, la chiusura delle scuole, come avviene in molti altri casi quando ci sono condizioni di disagio, ma non solo. Il Governo, negli USA, ha anche invitato a fare scorte di cibo e carburante prima che si manifesti il fenomeno.
Essa cadrà proprio l’8 aprile 2024, quando gli Stati Uniti si troveranno di fronte ad un’eclissi totale, che è preoccupante dal punto di vista pratico poiché durerà molto a lungo. Sarà, infatti, pari a 4 minuti e 28 secondi. L’ultima volta che si è manifestata è stato nel 2017 e ha portato ad uno stop della luce solare per ben due minuti.
L’oscuramento del sole ha necessariamente conseguenze sulla viabilità e, quindi, ripercussioni che interessano tutti coloro che si trovano in quel punto visivo. Solo alcune zone vedranno questo tipo di eclissi, ed è per tale motivo che l’invito a restare a casa non è esteso ovunque, ma riguarda determinate porzioni.
Le scorte sono consigliate a titolo preventivo, per evitare problemi e non dover uscire di casa se non fosse strettamente necessario. Ci sarà, infatti, meno luce in pieno giorno e, nel momento in cui mancheranno gli elementi adeguati per la visibilità – come di notte, con lampioni e luci artificiali – la situazione sarà problematica. Ciò determinerà un’assenza di sicurezza, in primis stradale. Ecco perché le attività non essenziali vengono tagliate del tutto.