Il Giudice sportivo ha deciso di infliggere una pena molto severa in seguito a quanto accaduto in campo: lo 0-3 a tavolino è ora ufficiale.
Durante una partita di calcio, in qualsiasi categoria, possono verificarsi episodi che portano poi il Giudice sportivo a emettere sentenze molto dure. Possono infatti emergere delle irregolarità, come ad esempio una sostituzione in più del consentito o l’ingresso in campo di un giocatore squalificato, che portano a conseguenze pesanti per la squadra colpevole della violazione.
In altri casi il Giudice sportivo infligge pene molto severe anche in seguito a comportamenti riprovevoli da parte dei giocatori in campo. Non è raro, purtroppo, che una gara con molta tensione finisca nel peggiore dei modi, con risse tra i calciatori, staff e in alcune occasioni anche con il pubblico coinvolto.
E’ proprio quanto accaduto nei giorni scorsi in Prima Categoria umbra. Domenica 11 febbraio si è giocato il match tra Sant’Arcangelo e Passignano, valevole per la 21esima giornata del girone B di Prima Categoria. Al 35esimo minuto del secondo tempo, sul punteggio di 1-0 in favore dei locali, l’arbitro del match ha fischiato una punizione a favore del Sant’Arcangelo.
La decisione del direttore di gara è stata la miccia che ha scatenato il successivo parapiglia. L’attaccante del Passignano, Alberto D’Onofrio, è infatti venuto a contatto con il numero 5 dei padroni di casa, Manuel Cecchini. I due si sono azzuffati scambiandosi pugni e scatenando la reazione dei loro compagni di squadra.
In pochi istanti è scoppiata una mega rissa che ha visto coinvolti molti tesserati dei due club e anche persone non presenti in lista che sono riuscite a entrare nel terreno di gioco. Sempre in questi momenti concitati un altro giocatore del Passignano, Fabio Sparano, ha assunto un atteggiamento irriguardoso nei confronti dell’arbitro.
Il direttore di gara non è riuscito a riportare la calma tra le due squadre e si è pertanto trovato costretto a sospendere il match. Il Giudice sportivo ha deciso di utilizzare la mano pesante nei confronti di entrambi i club.
La sentenza, infatti, è di 0-3 a tavolino sia per il Sant’Arcangelo che per il Passignano, oltre a un’ammenda di 320 euro per tutte e due le società. D’Onofrio e Cecchini dovranno poi scontare una squalifica di tre giornate in seguito alla rissa.
Una decisione che ha suscitato un profondo disappunto nei padroni di casa, che in un comunicato parlano di “danno d’immagine e beffa sportiva“. Per il Sant’Arcangelo, infatti, sono stati gli ospiti a scatenare il putiferio in campo perché sotto nel punteggio: in più i locali fanno notare che proprio perché il risultato era in favore del Sant’Arcangelo gli unici penalizzati da questa decisione del Giudice sportivo sono i padroni di casa.
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